Brave ragazze è un film del 2019 diretto da Micaela Andreozzi.
Stefania interpreta Lucia madre di Anna, una protagonista, interpretata da Ambra Angiolini.
A Gaeta, negli anni Ottanta, quattro donne in crisi provano a cambiare il corso delle loro vite improvvisandosi rapinatrici. Una di loro, Caterina, ha l'idea: qualsiasi crimine commetteranno, lo faranno mascherate da uomini per non essere riconosciute. Chicca trova le pistole, Maria nasconde i soldi e Anna seduce il poliziotto che investiga sul caso. Ma dopo aver messo a segno il primo colpo è impossibile fermarsi: pur restando in fondo al cuore delle brave ragazze, per le quattro amiche diventa sempre più difficile tracciare una linea di confine tra giustizia e vendetta, bene e male, morale e necessità.
La vulgata generale, nei paesi in cui la parità di genere è un orizzonte lontano, è che le donne non sappiano lavorare insieme. Che non riescano a fare squadra. Il corollario del cliché, nelle cinematografie in cui il gender gap è così radicato da essere considerato strutturale, è che le attrici non vogliano lavorare insieme. Che non credano nella collaborazione. L'onesta commedia di Michela Andreozzi - heist movie che più classico che non si può, tratto da una storia vera accaduta in Francia, qui trasportata a Gaeta - sbaraglia in un colpo solo entrambi i luoghi comuni, consegnando allo spettatore un film realizzato da una squadra quasi integralmente al femminile (le quote azzurre ci sono: Luca Argentero, Max Tortora e Max Vado nel cast; Alberto Manni al copione), il cui cuore è costituito proprio dall'intelligente alchimia che lega le attrici principali.
Se pure nel racconto dell'ascesa e della caduta di un gruppo di donne sull'orlo di una crisi di nervi Andreozzi commette qualche ingenuità (è pur sempre un'opera seconda), il melange dei caratteri delle protagoniste è efficace e funzionale.
Quelli di Anna, Chicca, Caterina e Maria sono caratteri rischiosi, al confine con la maschera - la proletaria, la ribelle, la timida, la sottomessa - che il talento delle singole attrici, messo al servizio del gruppo, colora di sfumature inedite ed emotivamente coinvolgenti. La parte più interessante e riuscita del film è tutta qui, nel minuzioso e dettagliato lavoro di Andreozzi sulle sue interpreti.